lunedì 18 gennaio 2021

REVERSO

Dovete leggere giovani blogger, qui o meglio altrove ( anche sull'ormai desueto cartaceo) dovete leggere. Non è detto che sia lì la vostra salvezza, la gangrena montante di cui quelli della mia età sentono il puzzo più di voi per un semplice fatto di anagrafe non è certo che vi risparmierà per il fatto di aver letto. Ma creperete più dignitosamente e non è cosa da poco. Leggendo imparerete cosa siete, come ci siete arrivati.. e cosa vi aspetta; amerete l'eleganza naturale, fisiologica direi, della trasmissione scritta del pensiero perchè non sempre funziona all'inverso, non sempre ad una parola detta corrisponde un retropensiero, anche il web è strapieno di inutili zucche vuote! Dovete leggere se volete amare da esseri umani maschietti dalla virilità incipiente e pulsante e fanciulle su cui posare il desiderio nascosto di essere eterni attraverso le vostre vagine. Dovete leggere, dovreste farlo e INVECE NON LO FATE! Aggiungo che dovreste leggere FUORI dai vostri limiti territoriali, sociali e ideologici. Se siete di sinistra avete l'obbligo di leggere anzitutto a destra, se siete del nord di leggere al sud, se siete atei di leggere della fede e del misticismo. Non c'è verso, non avrete scampo, nè qui sul web nè fuori nella vita reale. Io scrivo del sud perchè da 40 anni leggo il nord e molti miei conterranei lo fanno, non siate pirloni orsù e prima di godervi Piazza Duomo assorbitevi Piazza del Plebiscito. Leggete invece di usare le vostre meningi in sterili e chiassose diatribe squisitamente ideologiche, leggete fuori dagli schemi ( gli stessi che vi/ci hanno completamente seppellito). Il post è dedicato a quelli che vogliono andare via perchè " L'Italia è diventato un luogo inabitabile" e lo dicono ogni giorno sui nuovi totem della letteratura sociovirtuale , Twitter, FB e blog. LEGGETE... e invecchiate con misura.
Diciamola tutta! Di cosa dovremmo lamentarci come italiani? Italiani poi…che parolona, sembra sottindere un popolo con una buona comunità di spirito e intenti la qual cosa poi a livello politico e amministrativo significa che siamo anche una Nazione! Questa è una barzelletta, pensiamoci sopra per favore. Se dovessimo analizzare con un minimo di serietà gli ultimi mille anni di storia e riflettere sui vari campi dello scibile e delle umane attività in questa lunga penisola gettata attraverso il Mediterraneo ci renderemmo conto di alcune cose essenziali.
- In campo letterario siamo delle mezze figure: Alighieri, Petrarca, Boccaccio, Guinizelli, Cavalcanti, Leonardo da Vinci, Il Poliziano ( troppo vecchi dite?)…Paolo Sarpi, il Metastasio, e un po’ dopo Carlo Goldoni ( non vi stanno bene neanche questi?)…proseguiamo nel tempo sperando che ci sia più propizio. Ve li butto lì un mazzo di pennarucoli da due soldi: Foscolo, Leopardi, Manzoni… ed evito di parlare delle mezze calzette che si agitavano nel meridione d’Italia, Matilde Serao, Giovanni Verga, Grazia Deledda… figuratevi che su questi personaggi di rincalzo i critici hanno osato parlare di cose assolutamente inutili ( ormai sconosciute per fortuna) come Verismo, Decandestismo, Neoclassicismo ( Carducci chi era costui?). - Facciamo bene a dimenticare per la nostra dignità di pseudoitaliani, chissenefrega di Dino Campana, Italo Svevo, Pascoli, D’Annunzio, Prezzolini, Papini, di quell’oscuro pessimista di Fogazzaro, o di quel volgare terrone di Pirandello ( pure il nobel gli hanno dato). Signori cospargiamoci il capo di cenere, noi di fronte al consesso internazionale di popoli colti non possiamo comparire. Possiamo mettere avanti gente mediocre come Gozzano, Govoni o Corazzini? E se dovessimo poi affrontare l’argomento innovazione letteraria ? Per carità! Palazzeschi, Marinetti, Soffici… non dimentichiamoci il periodo fascista nel quale emersero esattamente i residui di una dittatura, Benedetto Croce, Montale, Gadda, Baldini, Bontempelli, Malaparte… meglio dimenticare. A questo mondo, a questa Europa che giustamente ci bacchetta come somari tutti i giorni cosa possiamo contrapporre Pavese? Primo Levi? Ungaretti, Quasimodo? Una pletora di finti poeti e letterati che dimostrano il vuoto culturale di questa regione che tenta di darsi un tono internazionale. Ignoranti, senza storia, cultura, senza nemmeno una che sia una figura che illumini la seconda parte del novecento (Vittorini, Carlo Cassola, Giorgio Bassani, Vasco Pratolini, Emilio Lussu, Italo Calvino, Dino Buzzati, Alberto Moravia, Elsa Morante, ,Ignazio Silone, Ennio Flaiano, Goffredo Parise, Pier Paolo Pasolini, e magari anche qualche altro inutile terrone come Vitaliano Brancati, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Leonardo Sciascia e Gesualdo Bufalino.) Abbiate pietà europei di Bruxelles, cittadini del mondo che conta: noi non siamo che poca roba ed è inutile appellarci alle mezze calzette nate sul nostro territorio, ne faccio un elenco chilometrico e penoso…Romano Bilenchi, Natalia Ginzburg, Giovanni Arpino, Umberto Eco, Beppe Fenoglio, Fulvio Tomizza, Stelio Mattioni,Pier Antonio Quarantotti Gambini, Francesco Jovine, Raffaele Nigro, Alberto Arbasino, Luciano Bianciardi, Attilio Bertolucci, Giorgio Caproni, Sandro Penna, Vittorio Sereni, Giorgio Orelli, Elio Fiore, Lucio Mastronardi, Antonio Pizzuto, Dacia Maraini, Tommaso Landolfi, Vincenzo Consolo, Andrea Camilleri. Vincenzo Consolo, Giancarlo Majorino, Giovanni Raboni e Alda Merini. : Umberto Eco, Franco Fortini, Andrea Zanzotto, Giorgio Manganelli. Alberto Arbasino, Elio Pagliarani, Alfredo Giuliani, Edoardo Sanguineti. Sono affranto dal punto di vista di una letteratura decente e di respiro ampio non abbiamo prodotto niente nell’ultimo millennio. Ma forse in altri campi? Chissà forse lì potremmo recuperare.
In campo musicale per esempio, siamo o non siamo un popolo di mandolinisti ridicoli e fastidiosi. Infatti anche lì nei secoli ci siamo distinti con pseudocompositori come Scarlatti, Vivaldi, Monteverdi, Marcello, Pergolesi, Torelli, Tartini… Fesserie vero? Compositori di canzonette dell’epoca adatte solo ai grandi saloni di ricche feste nobiliari. Proviamo oltre, Cimarosa, Paisiello, Cherubini…un vero schifo! Se andiamo più avanti nel tempo sapete che troviamo? Troviamo gente inutile del calibro di Bellini, Donizetti, Mascagni,Puccini, Leoncavallo e infine il peggiore di tutti Giuseppe Verdi; ma come si fa a considerare l’epoca del melodramma italiano qualcosa di serio a livello generale per la musica? Ci hanno fatto un bel regalo a usare nomeclatura italiana per la terminologia tecnica musicale, chissà come. Anche negli ultimi decenni in fondo spuntano qua e là strimpellatori tutto fumo e niente arrosto, Nono, Pizzetti, Respighi, Malipiero, Wolf Ferrari, Dallapiccola. Non abbiamo scampo rassegnamoci, possiamo al massimo dire di avere qualche decente strumentista o direttore d’orchestra ( Benedetti Michelangeli, Pollini, Toscanini, Muti, Abbado, Ughi, Accardo). Quando proviamo poi a esaminare la situazione in campo muiscale leggero mamma mia!!! I peggiori cantautori del mondo ( De Andrè, Vecchioni, Dalla, De gregori, Gaber) e i peggiori vocalist ( Giorgia, Elisa, Mina, Mannoia, Vanoni) Niente da fare le note non ci sono amiche. Qualcuno potrebbe timidamente osare qualche nome in altri campi. Che ne so pittura, scultura, architettura, ma non c’è verso. Giotto, Cimabue, Pinturicchio, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio, Tiziano, Tiepolo,Canaletto…Fattori, Nomellini, Longoni, Previati, Segantini, Pellizza, Boccioni, De nittis, Hayez…Boldini, Annigoni…Fiume, Greco, Guttuso, Cascella, De chirico…Fontana, Ligabue, Manzù, Migneco, Modigliani, Messina, Morandi…. Basta!!!! Per favore basta! E non mettiamo in mezzo artistucoli come Bernini, Mantegna, Canova, Verrocchio, Della Robbia, Della Quercia, Pollaiolo…Donatello, lasciamo in pace gente come Martini, Basaldella, Mascherini, Fazzini, Fabbri , Mastroianni, Pomodoro, Consagra. Al teatro europeo e mondiale non abbiamo dato nulla! Nè dal punto di vista dei testi nè da quello degli interpreti ( Pirandello, Eduardo de Filippo, Rosso di S. Secondo, D?Annunzio, Bontempelli…. Giulio Bosetti, Carmelo Bene, Gasmann, Stoppa…Petrolini, Baseggio, Eduardo, Ricci…Emma Grammatica, Valeria Moriconi, Rina Morelli, Sarah Ferrati, Marisa Fabbri.. Monica Guerritore… E se ci spostiamo nel campo della settima arte resta evidente il distacco con le altre cinematografie ( soprattutto quella americana e francese): chi abbiamo noi? Quello sconclusionato di Fellini, oppure Scola, D’amico, Visconti, Monicelli, Soldati, Avati, Lina Wertmuller e una decina di guitti che dal dopoguerra in poi ci hanno ridicolizzato sullo schermo e fuori (Gasmann, De Sica, Tognazzi, Volontè, Mastroianni, Bosetti, Giannini,Manfredi… Monica Vitti, Sophia Loren, Claudia Cardinale, Mariangela Melato, Adriana Asti, Margherita Buy, Giuliana de Sio Ne avrò dimenticati una quantità ma non fa nulla , attori e gente di teatro evanescenti e inutili non credete? In ambito scientifico si sa siamo delle schiappe da sempre, ultimamente l’UE ci ha comunicato che gli studenti italiani sono i più scarsi in matematica e affini. Naturale, in passato ci hanno rovinato Galileo, Leonardo, Fermi, Maiorana, Zichichi, Rubbia e una manciata di altri, molti dei quali sconosciuti e operanti all’estero dove per carità ci fanno il favore di accoglierne una gran quantità a scopo umanitario.
Però se è vero quanto detto finora questa attuale Repubblica, prima monarchia sabauda, ex dittatura fascista, ex coacervo di cento stati e regni e principati per secoli e secoli in una cosa almeno si distingue a livello internazionale. ABBIAMO GLI UOMINI POLITICI E UNA STRUTTURA AMMINISTRATIVA DELLO STATO DA PRIMATO, UNA MERAVIGLIA ASSOLUTA! Tutta la storia italiana degli ultimi 200 anni ce lo racconta: uomini e istituzioni alte e nobili, condotte da uomini di grande levatura morale e culturale ( dai gradini più bassi a quelli più elevati) costretti da un destino beffardo ad avere a che fare con un popolo di intriganti, maleducati e ignorantissimi cittadini. I padroni delle ferriere si sono sempre distinti per competenza e umana solidarietà: si sono levati il pane di bocca pur di dare il buon esempio ad una società cicalona e sprezzante! Ci hanno mostrato come si usano le istituzioni e i regolamenti, quale dovrebbe essere il livello minimo di relazioni civili in un paese democratico…e quanta fatica, quanto stoico affaccendarsi per migliorare e adeguare la struttura dello Stato alle esigenze e ai tempi nuovi! E’ questo il motivo per cui il mondo e l’Europa ci guardano esterefatti: vorrebbero aiutarci ma hanno ben compreso che con un popolo di mentecatti senza alcuna figura decente di riferimento nei secoli non c’è nulla da fare. Così la nostra elevatissima classe politica si incontra con i suoi pari sconsolata e ci vogliono giorni di cene e seminari ad alto livello, nei luoghi più prestigiosi ed elitari del mondo per dimenticare il tanfo di questa Italia becera che proprio non merita il loro costante e disinteressato impegno. Io sono uno di questi puzzolenti cittadini italiani, sono anche un blogger, vorrei fuggire dalla penisola che mi ha cresciuto, vorrei che la creme di cui sopra mi accogliesse nel suo grembo e mi facesse dimenticare tutto. Il sonno eterno! E un panorama completamente diverso. REVERSO!

venerdì 8 gennaio 2021

SUL CONFINE

Girarsi e chiedere.
Credere all'illusione di capire e capirsi.
Scrivere perché la mia comprensione
precede la tua e riempie la notte
del bisogno di noi.
Le mille ragioni dell'avventura
si fondono nell'unica seduzione del pioniere
che comprende il confine attraversato
 solo dopo esserne stato sconfitto.

domenica 3 gennaio 2021

L'INIZIO E LA FINE, ACQUA PASSATA

È trascorso molto tempo, anni cioè secoli in termini di web,  adesso questo mio primissimo blog è completato e visibile in rete sulla piattaforma blogger. È trascorso veramente troppo tempo ed io sono sfinito; non ha nemmeno senso scriverlo, è solo una scusa.
Avevo chiesto ad alcuni blogger di prendere il testimone: ho in archivio una marea di testi, datati certo ma li ritengo più che dignitosi. Poi negli anni li ho frammentati, ri assemblati, in certi casi trasformati completamente…nel medesimo arco di tempo sono accadute molte altre cose e il mio rapporto con voi e il blog è cambiato in peggio. Alcuni di voi si lamentano a ragione della scomparsa di molti commenti posti in calce ai post negli anni passati, questo è il risultato del mio brutto carattere esacerbato da certi comportamenti sociali che mi si potevano evitare. Acqua passata? 
ACQUA PASSATA!
Ma resta il fatto che adesso io sono esaurito e confuso perchè di tutti questi anni e di tutta questa scrittura non so più che farne. E nessuno vuol porvi mano. Ho troppi scheletri nell’armadio? Cercavo un editore virtuale, una cosa tranquilla, senza fini di lucro: qualcuno che leggesse, scegliesse e infine pubblicasse- A dire il vero mi era passata per la mente una idea ancora più assurda: far riscrivere al testimone la mia produzione laddove ritenesse e avesse lo stimolo di farlo…comprendo che serve pazienza, basi culturali vicine e… lasciamo perdere!
Qua dentro ci sono una gran quantità post, centinaia di immagini raccolte in rete in questi anni, i testi sono gli“originali” scritti senza pensare all'audience ma solo al piacere di liberare il proprio senso Tutto rispecchia il mio mondo ma non mi convince più. Convincere non è il verbo giusto, in realtà ne servirebbe più d’uno per descrivere il mio stato d’animo. Ma chi è interessato a conoscerlo? La mancanza di fede è ciò che mi ha schiantato ma non ho nessuna accusa da fare a nessuno. Il virtuale è questo, prendere o lasciare e vale anche per me…forse vale per tutti voi. Scriviamo come sappiamo, se ci liberiamo è meglio. Potrei dirvi che si apre un blog se si è in grado di scrivere decentemente e non penso sia scandaloso affermarlo. Ma non c’è solo la cifra stilistica e letteraria a dare il via alla nostra espressività di blogger, conta molto anche quello che si ha da dire, le proprie esperienze, sensazioni, emozioni. A volte esse sono così pregnanti da non aver bisogno di abiti sintattici particolarmente eleganti. Se fosse possibile avere l’uno e l’altro sarebbe perfetto! Ma tra la perfezione e il nulla posso accettare una miriade di posizioni intermedie. Però l’indole non cambia, i desideri nemmeno e quando incontro stronzate assolute, ecco in quel caso io perdo le mie inibizioni… Perchè deve esserci un limite all’insipienza e alla volgarità profonda dell’uomo, un argine alla sua arroganza spacciata per sapienza e civiltà; la blogosfera è piena zeppa di escrementi e, col suo meccanismo virtuale, ha generato mostri ed essi si sono riprodotti. Titoli!? Potrei farvene a decine ma dopo sarei costretto a cambiare residenza per l’ennesima volta. E mi sono stancato!
Negli ultimi 4 anni a intervalli sono stato preso da una sorta di furore e di cupio dissolvi, nel giro di pochi minuti sono stati cancellati così alcuni blog e, soprattutto, un centinaio di articoli originali che non potrò mai più recuperare. Lo stimolo per tali momenti di perdizione assoluta è sempre stato il contatto con gli altri, i commenti in particolare e il loro discutibile contenuto; sono giunto alla conclusione che si tratta di un problema irrisolvibile almeno per me. Se la questione è questa ed io non sono capace di relazionarmi col resto di questo ambiente non ho alternative: me ne vado oppure resto “sigillato” in un blog che non possa nemmeno tecnicamente dare adito a discussioni che non gradisco o ritengo inutili se non risibili.
Non avevo pensato di chiudere, avevo solo abbandonato questo guscio su una sedia e il corpo altrove. Ma entrambi soffrivano per la reciproca lontananza. Poi qualche giorno fa, ripassando sulle pagine di alcuni blogger ho capito che non era giusto, che comunque questo guscio era carico dei miei umori e che doveva vivere, a modo suo, con un tempo diverso, ma doveva vivere. Signori devo confessarvi che spesso negli ultimi mesi ho avuto fortissima la volontà di sempre: cancellare tutto! Eliminare del tutto le tracce del mio passaggio in rete perché questa parte di me, che dovrebbe essere la più intima e amata, mi fa star male da morire. Ho pubblicato tutto o quasi, è trascorso molto tempo, gli scritti sono mutati, hanno ancora almeno un residuo di valore? Non devo dirlo io permettetemi. Io posso solo dirvi che si è girata la pagina e per alcuni di voi è successo in anticipo su questa mia decisione: siamo così fragili! Su questa Omologazione ho pubblicato il cuore di tutto ciò che ho pensato e scritto in rete e per la rete; ho sempre avuto un atteggiamento contraddittorio e ondivago verso il web e mi pare evidente che esso non poteva essere digerito dalla gran parte dei blogger. Lo ritengo fisiologico. Partendo dai miei furori e dalle mie cocenti delusioni ho fatto in modo che la scrittura dei miei testi vivesse al di là della mia reale presenza accanto ad essi: nel mio progetto questo blog potrebbe continuare così come lo state leggendo per altri mesi poi finirebbe per mancanza di testi. Io potrei già non esserci più in tutti sensi. Mi piace considerare l’opportunità di qualcosa che resta nero su bianco anche nella definitiva assenza del suo compilatore. Omologazione è stata costruita così, il suo reale intento è quello di testimoniare il mio passaggio tra le sue pagine ( tra le vostre menti?).Essa ha una grafica, dei colori e degli orpelli che le si addicono in questa parte di vita, i più vicini al mio mondo e alla mia sensibilità ( mi riserbo di cambiarne via via l’aspetto se e quando ne avrò voglia). Non avevo considerato il senso di morte che mi sale in gola senza queste pagine scritte: meglio dunque lasciarle qui così. 
La mia soluzione si chiama dunque OMOLOGAZIONE NON RICHIESTA: E’ QUESTA CHE STATE LEGGENDO. È TUTTA PROGRAMMATA, IO NON DEVO INTERVENIRE NON C'È MOTIVO. MENO CI ENTRO MEGLIO È, DIMINUISCE IL RISCHIO DI MANDARE TUTTO ALL’ARIA.
Ho calcolato che questo blog continuerà all’incirca fino alla fine della prossima estate poi resterà così come l’ho costruito. Tutto il resto rimarrà dov’è, ammesso che ricordiate dove si trova. Riveduto, ripetuto…chi se ne frega e questo non perchè non l’abbia amato ma perchè lo amo troppo.
Ho passato la mia vita davanti al mare e ai libri, praticamente ho smesso 11 anni fa quando sono entrato in rete: adesso si cambia signori, adesso si torna a leggere libri…il web viene dopo, molto dopo. Se trovo qualcosa da leggere di decente anche nei vostri blog mi farà piacere ma purtroppo è un’evenienza rara e poi tra quelli di voi che sanno scrivere decentemente c’è troppo spesso una spocchia e un’uniformità di vedute angosciante. Siete tutti omologati al nuovo dictat del pensiero e della scrittura da web. Non va bene affatto. Scusatemi davvero, Enzo Rasi